sabato 13 marzo 2010

White Collars (testa di giraffa)



Ieri ho incontrato un amico di vecchia data. Era malinconico ma non triste. Gli ho chiesto che cosa aveva fatto e mi ha risposto:
"Sai Filippo, ho appena dato le dimissioni dalla multinazionale per la quale lavoro. Sono molto sereno però non nascondo una punta di tristezza. Sai quando ho cominciato ero molto fiducioso. Ho pensato che lavorare in una grande azienda americana sarebbe stato diverso: apertura mentale, innovazione, vera meritocrazia. Poi invece piano piano è arrivata la delusione".
Ci siamo seduti ad un bar gustandoci il sole primaverile di Roma ed un tè verde. Abbiamo parlato per diverso tempo di quanto in queste grandi macchine da soldi sia più importante "essere" di "fare", poi, prima di salutarci, mi ha raccontato un aneddoto che voglio riportare:
Il mese scorso, mi ha detto, avevamo dei problemi nel reperire del materiale per un progetto. Era venerdi e dovevamo chiuderlo entro lunedi sera. Eravamo spacciati. Il materiale l'ho quindi prodotto io nel weekend. Apprezzamenti da tutti i colleghi fin tanto che non hanno scoperto che il materiale era stato fatto da me. Infatti è da quel momento che sono nati i problemi. Alla fine l'azienda mi ha detto che non volevano il mio contributo in regalo neanche se avessi firmato un qualche foglio. L'unico modo per utilizzarlo sarebbe stato pagarmi una cifra simbolica ma non l'avrebbero fatto per non creare precedenti.
Precedenti ho chiesto?
Si esatto! Mi hanno spiegato che se l'avessero fatto tutti i dipendenti avrebbero cercato di fare cose extra
.
Ho pensato che sarebbe già un ottimo risultato per un'azienda se tutti i dipendenti facessero il lavoro per cui sono pagati e che quindi non vedevo il problema ma vedendolo abbattuto gli ho chiesto se forse dedicando tempo a cose extra non avesse trascurato il vero lavoro.
No Filippo, ho appena discusso la mia valutazione dell'anno 2009 con il mio capo, tutto fantastico, prospettive di carriera, lavoro eccellente. Inoltre il lavoro l'ho fatto nel weekend.
E quindi come è finito il progetto? E' saltato?
No, alla fine abbiamo usato del materiale riciclato, tra l'altro pagato fior di quattrini ad un' agenzia, per un risultato accettabile ma non eccellente.

Ho un solo commento:
Se io avessi un azienda farei salti di gioia per dover pagare cifre simboliche a dipendenti che oltre a fare il loro lavoro bene mi portano lavoro aggiunto di qualità, idee, soluzioni. Le prospettive di carriera e lo stipendio non sempre sono il motore che spinge le persone, non quelle davvero in gamba almeno... ma purtroppo non ho un'azienda...non ancora...

Filippo Mari