martedì 4 maggio 2010

Annuncio "Insegnante di inglese cercasi" e il principio del valore aggiunto


Ciao a tutti,
vorrei condividere con voi questo semplice ma significativo episodio. Quando lo scorso settembre la mia ragazza si è trasferita a Roma abbiamo cominciato a cercarle un lavoro come insegnante di inglese. Non è madrelingua e quando abbiamo visto il numero infinito di annunci sui vari giornali/portali/bacheche ci siamo un po' avviliti. Abbiamo cominciato a leggere un bel po' di articoli e alla fine ci siamo resi conto che tutti offrivano la stessa identica cosa, lezioni di inglese. Bella scoperta starete pensando! Quello che intendo è che offrivano tutti solamente lezioni di inglese. Vi spiego meglio. Per scrivere il nostro annuncio siamo partiti dal presupposto che tutti quelli che si offrono come insegnanti di inglese hanno una buona preparazione, referenze, ecc. L'abbiamo quindi scritto anche noi perchè necessario. Poi pero' ci siamo chiesti: cosa puoi offrire tu Denisa oltre all'inglese? Bè ad esempio so disegnare bene e sono sempre allegra. Perfetto! Abbiamo scelto il sorriso perchè era piu' immediato e scritto come titolo dell'annuncio "English teacher with the smile". Alla fine una famiglia benestante ha chiamato, ha incontrato Denisa, ha visto che aveva sia referenze che sorriso (importante: bisogna essere sempre coerenti con quello che si scrive) e da settembre lavora per loro insegnando ai 2 figli.
Quando Denisa gli ha chiesto perchè avevano scelto lei tra mille annunci dei quali molti postati da madrelingua hanno risposto che gli piaceva avere un insegnante per il loro figli con il sorriso!
Filippo Mari